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Il castello di Rocca ha una straordinaria ricchezza storica ed architettonica traduzione in pietra e stratificazione di circa mille anni di storia.
Documenti più antichi, infatti, parlano del Castellum Cilenti, costruito dai longobardi a presidio dell'actus, sin dal 963.
Il sito naturale si trova su un percorso di crinale che proviene dalla vetta del Monte Stella nel luogo in cui si dirama a sud per la valle dell'Alento e a nord verso la valle del Testene. Dove il crinale si divarica uno slargo contiene un'altura, che viene probabilmente fortificato fin da epoca longobarda.

Cenni storici
Nell’ultimo quarto del secolo XI si verificò il fenomeno che va sotto il nome di incastellamento e che rappresentò in modo efficace un sistema di riorganizzazione del territorio che può essere individuato nella Spagna cristiana, come nell’area renana o nel Settentrione italiano, è anche rintracciabile nell’Italia Meridionale particolarmente nel periodo di passaggio dal potere longobardo a quello normanno, ricevendo anzi un impulso nel momento del sorgere della nuova statualità.
Sul profilo storico del castello di Rocca Cilento ci informa Giuseppe Anzani, il quale afferma:
Il castello di Rocca Cilento risale probabilmente alla fine del secolo IX, quando il gastaldato longobardo della Lucania cominciò a suddividersi in contee e signorie, date in vassallaggio a membri della dinastia salernitana.
Le prime notizie scritte sul castello risalgono ad atti cavensi di confinazione redatti intorno all'anno mille
.
(.....) Il castello entra in possesso della famiglia Sanseverino alla fine dell'XI secolo e resterà di loro proprietà, pur se fra alterne vicende fino al 1552.
Anzani afferma che le fortificazioni attuali risalgono al periodo angioino, anche se i cambiamenti strutturali più significativi soprattutto nella parte settentrionale sono del periodo aragonese e coincidenti con la diffusione della polvere da sparo.
Dopo il 1552 il castello passa per molte mani che vi lasciano tracce trasformandolo a seconda delle esigenze del momento (abbassamento delle torri, apertura delle finestre, stucchi negli interni, etc.).
Il castello fu usato a scopi difensivi durante i moti giacobini del 1799.

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La struttura

L'architetto Giuseppe Anzani fornisce una descrizione dettagliata del castello di Rocca Cilento:
Il castello è un complesso molto articolato a pianta pentagonale allungata in direzione nord-sud, che domina il borgo di Rocca ad una quota di 630 m sul versante esposto a sud-ovest.
La struttura attuale è circondata da una cinta muraria di origine angioina, che presenta torri circolari sul lato esposto a sud-ovest. Lo stretto passaggio di ingresso segnato da un brusco cambiamento di direzione era un accorgimento difensivo dell'architettura militare normanna usata per evitare che gli assalitori potessero abbattere il portone con l'ariete.
Il complesso difensivo è completato da un fossato che costeggia per un tratto limitato le mura. Il castello si inserisce poi in modo organico con l'abitato fortificato di Rocca.
Il castello mostra i segni degli interventi fatti in epoca angioina, mentre rari sono quelli apportati in epoca normanna e sveva; comunque molti sono concordi sull’origine longobarda del primo maniero.
Nei cortili resta ancora oggi traccia degli accorgimenti usati nella lunga storia del castello per l’approvvigionamento idrico.
L'attuale stato di conservazione generale è compromesso seriamente sul lato sud-ovest, mentre sul lato nord-ovest sono visibili crolli nelle mura di cinta e nel bastione sull’angolo ovest.
All’interno, sul corpo nord-occidentale si evidenziano lesioni al piano terra e al primo piano. I solai sono in più punti dissestati, mentre le volte presentano in genere caduta di malta e dissesti localizzati. Il tetto è anch’esso in cattivo sia per la parte strutturale che per quanto riguarda il manto di copertura.

Il castello di Rocca è stato acquistato nel 1961 da Ruggero Moscati, che lo ha in parte ristrutturato, permettendo così alla struttura di conservarsi e di difendersi dall'ingiuria dell'uomo.

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